Elezioni provinciali: la politica che vota la politica

Da quando sono diventate "di secondo livello", le elezioni provinciali rappresentano la "quintessenza" della politica che sfugge al vaglio del cittadino.

Come funzionano le elezioni provinciali?

Le provinciali sono definite, appunto, elezioni di secondo livello poiché, dal 2014 - Riforma Del Rio, non votano i cittadini ma, esclusivamente, i sindaci e consiglieri comunali della circoscrizione di riferimento, con metodi di ponderazione proporzionale del voto.

Praticamente, è la politica che vota la politica, senza confrontarsi con la piazza, in un delirio auto-celebrativo di notevole appeal.

L'affluenza alle elezioni "di vicinato", in ambito provinciale, infatti, segna sempre un discreto successo: pensate che nella Provincia di Teramo, alle consultazioni di sabato 18, vi è stata una affluenza record del 94.3% di sindaci e consiglieri recatisi al seggio a votare i loro colleghi.

Discorso diverso, quando la politica deve cercare consensi tra la gente, considerato che il dato di affluenza complessivo delle ultime amministrative d'autunno è stato pari al 54,6%, il che vuol dire che quasi un italiano su due non è andato a votare.

Il dato è disarmante e rappresentativo di compagini politiche che incontrano notevoli difficoltà quando devono confrontarsi con un elettorato probabilmente arcistufo di atteggiamenti opachi e bizantinismi di palazzo.

L'affezione dell'elettorato nei confronti dei partiti, del resto, sembra essere irreversibilmente compromessa e non troverà nuova linfa in partiti litigiosi e riottosi, assenti dai territori e che svolgono le loro funzioni non tra i cittadini ma nelle sale d'aspetto dei consiglieri provinciali e regionali.

Area Sovranista - Montorio al Vomano - TE
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia