Montorio: in difesa dei diritti della minoranza consiliare

Consiglio comunale: le norme violate

Convocato il consiglio comunale per il giorno 17 aprile 2021, ore 09.30, presso il cineteatro comunale di Montorio al Vomano.

Analizzando la data di convocazione e l'ordine del giorno, possiamo agevolmente conteggiare le norme statutarie e regolamentari violate con l'emanazione di un solo atto.

PRIMA NORMA VIOLATA: Articolo 20 comma 1 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale

Il Sindaco è tenuto a riunire il Consiglio comunale, in un termine non superiore a 20 giorni, quando lo richieda almeno un quinto dei Consiglieri, inserendo all'ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti.

In data 23 marzo 2021, i quattro consiglieri di minoranza ( quindi siamo abbondantemente sopra ad 1/5 ) chiedevano la convocazione del consiglio comunale ai sensi della norma di cui sopra.

Il consiglio comunale, pertanto, doveva essere convocato entro l'11 aprile ( domenica, quindi 12 aprile giorno successivo ).

SECONDA NORMA VIOLATA: Articolo 13 statuto comma 4 e 5, Articolo 19 comma 5 regolamento sul funzionamento del consiglio comunale.

"I Consiglieri Comunali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio. Hanno, inoltre, diritto di presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni."

"Le interrogazioni e le interpellanze tendono ad acquisire dal Sindaco nella qualità di organo monocratico dell'Ente o quale Presidente della Giunta, informazioni inerenti ad atti e procedimenti dall'Amministrazione. Alle interrogazioni ed interpellanze deve essere fornita - scritta o orale da verbalizzarsi a cura del Segretario Comunale - al più tardi nella seduta consiliare immediatamente successiva al decorso del termine di giorni 30 successivo alla presentazione al Segretario Comunale."

"Quando l'interrogazione ha carattere urgente può essere effettuata anche durante l'adunanza, subito dopo la trattazione di quelle presentate nei termini ordinari, Il Consigliere interrogante rimette copia del testo al Presidente e ne dà diretta lettura al Consiglio. Il Sindaco, o l'Assessore delegato per materia, possono dare risposta immediata se dispongono degli elementi necessari. In caso contrario si riservano di dare risposta scritta all'interrogante entro cinque giorni da quello di presentazione."

Sono diverse le interrogazioni ( urgenti o meno ), presentate nelle precedenti assise consiliari o fuori consiglio, cui l'amministrazione ancora non fornisce risposta in violazione di queste norme.

TERZA NORMA VIOLATA: Articolo 13 statuto comma 6, articolo 19 comma 6 regolamento sul funzionamento del consiglio comunale.

"La mozione è un motivato giudizio o una espressione di volontà rivolta alla Giunta o al Consiglio su una determinata questione di diretto interesse dei cittadini del Comune e tende a provocare una deliberazione. Deve essere sottoposta al voto nella seduta consiliare immediatamente successiva alla presentazione al Segretario Comunale, purché tra la presentazione e la seduta intercorra un lasso di tempo di almeno 24 ore."

Le mozioni devono essere presentate per scritto al Sindaco, sottoscritte dal Consigliere proponente e sono iscritte all'ordine del giorno della prima adunanza del Consiglio che sarà convocata dopo la loro presentazione.

In data 24 marzo 2021, la minoranza presentava regolare proposta di mozione relativa a adozione di un Regolamento Comunale per gli acquisti sotto soglia e in economia, e per le spese economali.

Questa mozione, come da normativa, doveva essere inserita all'ordine del giorno del consiglio comunale prossimo ma, della stessa, non vi è traccia all'ODG.

Le norme regolamentari disattese, nel loro complesso, rappresentano una evidente lesione del diritto di iniziativa della minoranza e, se abbinate all'abitudine di convocare consigli così di rado, denotano una certa ritrosia di questa amministrazione a digerire il dibattito aperto in consiglio comunale.

Il consiglio comunale, infatti, con i dovuti distinguo, è assimilabile ad un "parlamentino" locale, sede della dialettica politica tra maggioranza e opposizione.

Esautorarne le prerogative, vuol dire in qualche modo frustrare la democrazia a livello locale.

Ricordiamo, inoltre, che l'attuale maggioranza è tale in virtù della legge elettorale ma, nel concreto, è rappresentativa di una minoranza relativa dei cittadini.

Allo stesso modo, i quattro consiglieri di minoranza, rappresentano complessivamente la maggioranza relativa reale della cittadinanza: tentare di mettere loro il bavaglio, equivale e mettere lo stesso bavaglio a 2.700 cittadini votanti.

FORZA PREFETTO!!!

Statuto comunale

                                                                                                                         Regolamento

                                                          

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