Biolab in Abruzzo: cosa c'è di vero?
Riflessioni e domande sui laboratori ad alto rischio
Cittadini in piazza, in questi giorni, a Pesaro, contro il biolaboratorio di Torraccia ( CFR: cittadini Pesaro contro biolaboratorio ).
La protesta, tra l'altro, investe, in senso critico, anche esponenti di partiti politici "mainstream" quali, ad esempio, la Lega ( CFR: articolo Lega contro biolaboratorio ).
Qual è la situazione, sul tema, in Abruzzo?
Cerchiamo, prima di tutto, di comprendere: cosa sono effettivamente questi biolaboratori?
Trattasi di laboratori di analisi soggetti a protocolli di biosicurezza.
I protocolli di biosicurezza sono classificati per livelli rappresentativi di "un insieme di precauzioni di biocontenimento richieste per l'isolamento di agenti biologici pericolosi in un ambiente chiuso. Il livello di contenimento varia dal più basso livello 1 fino al più alto ( BSL – 4 )"
Facciamo un esempio: il livello BSL 4 ( il più alto ) è un livello precauzionale necessario al fine di lavorare con agenti pericolosi ed esotici che presentano un elevato rischio di trasmissione in laboratorio per via aerea, con agenti che causano gravi malattie mortali in esseri umani e animali" ( fonte: www.inail.it - rischio biologico nei laboratori CLICCA QUI ).
Quanti laboratori sottoposti a protocollo di biosicurezza sono presenti sul territorio abruzzese?
1 ) laboratorio dell'Ospedale San Salvatore di L'Aquila
In data 11 giugno 2021, la Asl 1 ( Avezzano, Sulmona, L'Aquila ) annunciava sul proprio portale l'installazione, presso l'ospedale San Salvatore di L'Aquila, di un laboratorio di analisi a livello 3 di biosicurezza ( CFR.: articolo - presentazione ASL 1 ).
Livello 3:
livello applicabile per installazione di ricerche cliniche,
diagnostiche, di insegnamento, di ricerca e produzione nelle quali si
impiegano agenti di produzione locale o provenienti dall'esterno che
sono in grado di causare patologie serie o potenzialmente letali dopo
l'inalazione.
2) Il Mistero dei laboratori "trasportabili" IZS "Caporali" di Teramo
L'istituto
zooprofilattico di Teramo vanterebbe la presenza di due strutture
trasportabili comprensive di "un laboratorio di classe BSL 2
destinato al controllo di farmaci e vaccini ad uso veterinario e un
laboratorio BSL 4 ad alto contenimento biologico per la manipolazione
di patogeni a rischio diffusione e contagio per l'uomo, gli animali e
l'ambiente ( CFR: comunicazione IZS Teramo ) .
L'elenco ufficiale dei BSL di livello 4 in Italia, aggiornato alla data del 9 luglio 2021, indica tuttavia la presenza, su territorio nazionale, di soli due laboratori BSL 4 ( a massimo rischio ): il "Sacco" di Milano e lo "Spallanzani"di Roma.
A cosa si riferisce, allora, questo articolo dell'IZS ( CFR: comunicazione IZS Teramo ) che certifica la presenza di un laboratorio a livello di biosicurezza 4 presente a Teramo?
Questo sito esiste davvero? E' stato mai attivato?
Ricordiamo che il Livello 4 presenta le seguenti caratteristiche: presenza di agenti biologici che possono provocare malattie gravi in soggetti umani e che possono costituire un serio rischio di propagazione per la comunità; non sono disponibili di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
Come vedete, dunque, quella che sembrava una questione ammantata di mistero viene facilmente chiarita attraverso una veloce ricerca su web, confutando fonti ufficiali.
I cosidetti "biolaboratori", in Abruzzo, esistono ( o potrebbero esistere ) da anni e sono presenti in zone centrali di città capoluogo.
Ad onor del vero, bisogna chiarire che i protocolli relativi alla gestione dei laboratori in questione e al contenimento degli agenti trattati nei laboratori stessi sono stringenti e dettagliati, come chiarito dall'estratto INAIL riportato.
Il dato oggettivo, incontrovertibile, tuttavia, è la presenza sul nostro territorio di siti ad alto rischio batteriologico, sottoposti, come la storia ci ha insegnato, al fallibile controllo umano.
Una rinnovata presa di coscienza, relativa agli argomenti trattati, ha portato le genti di Pesaro e di tutto il territorio marchigiano, ad unirsi in un movimento di opinione allo scopo di comprendere ed analizzare quali possano essere i rischi concreti sottesi alla collocazione di questi laboratori sul territorio.
Area Sovranista non giunge mai a conclusioni superficiali e affrettate quanto, piuttosto, concentra i propri sforzi nel cercare di comprendere e analizzare le questioni.
Anche Noi, pertanto, discuteremo dell'argomento in un prossimo incontro appositamente organizzato.