Covid: in arrivo la nuova campagna vaccinale?
UNA PROPOSTA CONCRETA
Con circolare ministeriale in data 14.08.2023, il governo ha già iniziato ad impostare le linee guida della vaccinazione Covid autunnale.
I termini maggiormente richiamati sono "raccomandazione" ( alla vaccinazione ) e "messa a disposizione" ( del vaccino in favore di determinate categorie ) e, pertanto, questa volta probabilmente, in una interpretazione adesiva al dettato costituzionale, si dovrebbero evitare le imposizioni indirette degli ultimi governi.
La composizione presunta, secondo il ministero, dei "nuovi" vaccini è sempre e comunque "a Mrna e proteica" con approvazione prevista per "fine estate/inizio autunno" e disponibilità di dosi "a partire dal mese di ottobre".
Le categorie coinvolte, nelle raccomandazioni, sono individuate sempre dalla suddetta circoalre ministeriale e vanno dai cd. fragili agli over 60 per finire con il personale sanitario e le donne in stato di gravidanza
Tutti Noi, oggi, basandoci su dati ufficiali, abbiamo a disposizioni informazioni più esaustive relative ai vaccini di contrasto al Covid – 19.
Se da un lato, come da affermazioni FAQ AIFA, siamo a conoscenza dell'assunto incontrovertibile che i vaccini Covid non inibiscono il contagio tra soggetti infetti, dall'altro lato i dati sulle reazioni avverse divulgati sempre da AIFA ( rapporto sulla sorveglianza dei vaccini antiCovid 19 alla data 31.12.2022 ) ci mettono nelle condizioni di sapere, a livello di ricorrenza statistica, quali possano essere le conseguenze negative correlate all'inoculazione del vaccino stesso.
I dati sugli eventi avversi, raccolte da AIFA, infatti, distribuiscono le reazioni anche in base alle patologie conseguenti a somministrazione: si va dai disturbi del sistema nervoso, alle patologie cardiache e vascolari, fino ad arrivare a disturbi psichiatrici e patologie dell'apparato riproduttivo ( rapporto sulla sorveglianza dei vaccini antiCovid 19 alla data 31.12.2022 ).
Alla
luce dei dati analizzati, e nella certezza che questa volta ( vuoi
per la mancanza di obbligatorietà, vuoi per l'assenza reale di
fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie ) la campagna di
profilassi autunnale non avrà lo stesso successo delle precedenti coinvolgendo un minor numero di soggetti,
perché non predisporre una attività di anamnesi pre - vaccinale
maggiormente accurata, indirizzata a riscontrare eventuali fattori di rischio connessi proprio alle diagnosi di reazione avversa già riscontrate?
Il principio di precauzione ( corollario dell'articolo 32 della costituzione in tema di diritto alla salute ) impone di trattare le questioni scientifiche controversie con atteggiamento prudenziale e, a tal fine, una valutazione approfondita delle condizioni di salute del vaccinando, con riferimento specifico alle patologie connesse ad inoculazione, sarebbe pienamente adesiva alla stessa prudenza costituzionale.