Il sindaco di Montorio e la libera espressione del pensiero
Questione bacheche e questione testate giornalistiche
Tutti sappiamo che al
primo cittadino di Montorio al Vomano ( quello bravo che viene dalla
Lombardia ) il dissenso provoca l'orticaria.
Le due riflessioni che seguono, allora, sono espresse a difesa dell'articolo 21 della costituzione che prescrive non solo di tutelare la libera espressione del pensiero ma che impone, inoltre e in senso positivo, di mettere tutti i cittadini anche in forma organizzata nelle condizioni di esprimere le loro opinioni.
QUESTIONE NR. 1 – LE PUBBLICHE BACHECHE.
Con un articolo di qualche mese fa, avevamo già denunciato il sequestro delle pubbliche bacheche operato dalla nostra amministrazione ( "le bacheche sono mie e le gestisco io" LINK ).
A distanza di qualche mese la situazione non è cambiata: gli spazi di pubblica divulgazione rimangono tutti appannaggio dell'amministrazione e della celebrazione di ispirazione maoista del primo cittadino.
QUESTIONE NR. 2 – I FONDI ALLE TESTATE ON LINE
Con apposite determinazioni dirigenziali ( dalla 687 alla 691 ), tutte licenziate l'11 luglio, l'amministrazione comunale di Montorio al Vomano ha versato la somma complessiva di circa 23.000 euro alle testate giornalistiche della provincia, ufficialmente per "comunicazioni istituzionali dell'ente" ( che poi corrispondono alle comunicazioni ufficiali della maggioranza politica consiliare ).
Nel dettaglio: 3.000 € a Certastampa, 2500 € più Iva a Cityrumors, 3.660 € a Ekuonews, 2.000 più IVA a Radio Centrale, 5.000 € più IVA a Super J e 4.900 euro più IVA ad Abruzzo web.
Ora, nessuno nutre alcun dubbio riguardo la correttezza e la intangibile libertà di espressione delle testate sopra citate, così come è fuor di dubbio che l'elargizione di denaro pubblico da parte di una amministrazione pubblica sia costituzionalmente inopportuna, non per altro proprio in virtù dell'imbarazzo che un qualunque giornale potrebbe provare nel dover pubblicare riflessioni di dissenso contro un proprio ente finanziatore.
Concludendo: il nostro sindaco sembra irrimediabilmente affascinato da una gestione della comunicazione e del dissenso di ispirazione profondamente primitiva e autoritaria.
Dopo aver silenziato le
pubbliche bacheche e la cittadinanza a colpi di "panem et
circenses", questa erogazione di affidamenti e fondi pubblici ai
giornali locali dovrebbe fare riflettere …