Il Vicerè, l'ex vicesindaco e la "Grande Montorio"
Inserisci sottotitolo qui
Noi tutti ci auguriamo che l'ex vicesindaco, privato di tutte le sue cariche e medaglie, non venga escluso anche dal progetto della "Grande Montorio", preconizzato dal sindaco nel corso dell'ultimo consiglio comunale, perché si tratterebbe davvero di una cattiveria gratuita.
A parte le battute, ragionandoci bene, gli aspetti gravi di tutta questa vicenda non sono riconducibili solo alle oscure dinamiche interne di una maggioranza sempre meno rappresentativa in termini numerici, quanto, piuttosto, anche e soprattutto alla pochezza dei temi messi in campo da questa amministrazione.
Fa sorridere, tuttavia, e anche molto, un ex vicesindaco che, solo oggi, scopre quanto il viceré del Lombardo - Veneto sia allergico alla dialettica democratica quando, in realtà, proprio lo stesso Barnabei, un anno or sono, per conto del vicerè, si adoperava nel ruolo di "buttafuori" del centrodestra.
Evidentemente Barnabei è democratico "a targhe alterne" solo ed esclusivamente quando è lui stesso ad aver sete di democrazia.
Fa sorridere, inoltre, un ex vicesindaco che prende le distanze da una amministrazione poco trasparente avendo Lui stesso partecipato alle operazioni opache di questa compagine politica.
Proprio questo blog, infatti, unitamente alla minoranza consiliare, sottolinea da mesi l'inopportunità politica di affidamenti senza preventivi, di assunzioni ineccepibili dal punto di vista legale ma discutibili dal punto di vista etico, di fiumi di denaro sacrificati sull'altare della veicolazione del consenso.
Ad un modus operandi che, adesso, probabilmente, è ben chiaro anche all'ex vicesindaco si accompagna una pochezza disarmante in materia di visione programmatica e di progetti credibili da perseguire.
Interventi inutili come l'uscita autostradale "doppione" dello svincolo di Val Vomano fanno il paio ad idee bislacche quali la funivia Montorio-Prati di Tivo oppure, da ultima, la teorizzazione della "Grande Montorio".
La "Grande Montorio", espressione consona allo sciovinismo comunicativo del Sindaco, pare quasi riportare alla memoria politiche imperialiste del secolo scorso.
A questo punto, mi chiedo, perchè non progettare una "Montorio centenaria" sulla falsariga della "Berlino millenaria" di Hitleriana memoria?
In realtà, il progetto della "Grande Montorio", altro non è che la volontà di proporre, secondo normativa, una fusione o una unione del nostro comune con i comuni limitrofi.
Naturalmente il nostro comune, nonostante le truppe di soldatini di piombo ammassate a confine, non potrà procedere per annessione ma dovrà, nell'uno o nell'altro caso, sempre secondo normativa, raggiungere un accordo con le amministrazioni territorialmente contigue, rispettando una procedura che prescinde dagli appetiti imperialisti di questa maggioranza.
Naturalmente, ancora, proprio in virtù di una procedura condivisa come da normativa, non ci sarà nessuna "Grande Montorio" ma, al massimo, un comprensorio di comuni che condivideranno servizi essenziali o, in caso di fusione, l'amministrazione del territorio.
Facciamo i seri, per favore.
Ora, per concludere, preso atto di quanto accaduto, una domanda sorge spontanea: chissà se l'ex vicesindaco defenestrato, dopo aver scoperto che questa amministrazione è poco democratica, poco trasparente, poco leale, non si renderà anche conto che questa amministrazione, sovente, dice anche un sacco di fesserie?
Ai posteri l'ardua sentenza ...