In piazza a sostegno dei vaccinati e abbandonati
Reazioni avverse e monitoraggio attivo
Lo stato ci ha provato.
Ha tentato, mediaticamente, di dividerci nell'immaginario collettivo tra "noi" ( vaccinati ) e "loro" ( i famigerati no vax ), anche a mezzo di una attività di squallida ghettizzazione, senza precedenti nella storia repubblicana.
Finita la contesa e conclusa la stagione pandemica, tuttavia, arriva il tempo della riconciliazione e dell'analisi, operata a mente fredda, relativa a conseguenze connesse a scelte errate.
Il problema "reazioni avverse" al vaccino, nel nostro Paese, esiste ed è certificato anche da documenti di rilevanza istituzionale, sia nazionale che regionale.
Viene rilevato tanto un sensibile innalzamento delle segnalazioni di reazione al vaccino, rispetto al biennio precedente, quanto una incidenza, se pur contenuta, di casi di decesso e disabilità conseguenti a vaccinazione.
E' doveroso sottolineare, in realtà, come "il dato contenuto" potrebbe ipoteticamente anche celare un impatto diverso e maggiore che si perde nei gangli della burocrazia e di eventuali "imbuti" in sede di trasmissione delle segnalazioni.
Il punto essenziale, tuttavia, è questo: il problema c'è ed è necessario intervenire!!!
Chiediamo, allora, molto semplicemente, che le istituzioni, nell'interesse dei nostri concittadini vaccinati, aumentino le attività di monitoraggio attivo del fenomeno "reazioni avverse" e che lo facciano in nome della nostra carta costituzionale e del principio di precauzione dalla stessa sancito.
Il principio di precauzione cui facciamo appello impone che lo stato, doverosamente, "attui condotte cautelative per ciò che riguarda le decisioni politiche relative alla gestione di questioni scientificamente controverse."
Noi tutti ci troviamo, evidentemente, di fronte ad una situazione assolutamente controversa dal punto di vista scientifico, caratterizzata dall'impossibilità attuale di proiettare le conseguenze, a medio e lungo termine, relative all'inoculazione di un farmaco ad autorizzazione condizionata.
Le nostre istituzioni, pertanto, hanno il dovere di predisporre tutte le attività di monitoraggio e prevenzione, necessarie all'analisi e al contenimento del fenomeno.
Sono questi i motivi che, essenzialmente, ci spingono a scendere in piazza, questo fine settimana, in Provincia di Teramo nell'interesse dei nostri concittadini e a tutela del diritto alla salute.
APPUNTAMENTI: Teramo, sabato 28 gennaio ore 11.00 Piazza Martiri della Libertà
Montorio al Vomano, sabato 28 gennaio ore 10.30, Piazza Orsini