Sgombriamo, immediatamente, il campo da un possibile equivoco: nell'articolo in questione non si fa nessun riferimento a forme di onanismo compulsivo.

La passione per le seghe di questa amministrazione, invero, si esprime nella attività di deforestazione sistematica del territorio attuata a mezzo del taglio, tramite seghe appunto, degli alberi presenti sul territorio.

Prima fu Viale Duca degli Abruzzi ( ricordiamo l'amico Mario Tertulliani incatenato agli alberi ).

Ora, è stata completamente rasa al suolo la fila di piante prospiciente il campo sportivo G. Pigliacelli, in zona piane.

Nel mezzo, qualche taglio qui e là a dare soddisfazione ad una ossessione che, ormai,  assume sempre più l'aspetto di una vera e propria degradazione patologica.

Questa amministrazione, insomma, ha fatto dell'utilizzo della sega uno strumento di pianificazione del territorio.

E' una battaglia, senza quartiere, al verde di quella che fu, all'epoca, la "Porta del Parco" ( ricordate? ), e all'ossigeno che il verde produce forse nel timore che, con cervelli troppo ossigenati, i fedelissimi dell'amministrazione possano esprimere un concetto più elaborato del classico "grazie sindaco".