
... ma 'sto bancomat è chiuso o aperto ...?
Indicazioni dell'ANAC in merito agli affidamenti sotto soglia
Uno degli slogan di questa amministrazione che maggiormente riesce ad eccitare il popolo adorante è "il bancomat è chiuso".
Ma questo sedicente e, ormai, famoso bancomat cui fanno riferimento i governanti locali, è davvero chiuso?
Al fine di comprendere in modo compiuto, facciamo riferimento ad un recente documento dell'Anac che, alla luce delle recenti riforme ( da ultimo, D. Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 ), ha inteso emanare un "vademecum informativo per gli affidamenti diretti sotto soglia" ( 150.000 € per lavori e 140.000 € per beni e servizi ).
Parafrasando e leggendo tra le righe, nel documento, viene fatto intendere come, a livello legislativo, i "bancomat" degli enti locali, alla luce delle recenti riforme, sono più che mai aperti, atteso che la vigente normativa accorda piena discrezionalità alle stazioni appaltanti di procedere con affidamenti diretti, senza procedure aperte e concorrenziali.
Ciò vuol dire che le amministrazioni possono, legittimamente, affidare in via diretta appalti sotto soglia in via assolutamente discrezionale.
Lo stesso documento, tuttavia, indica tutta una serie di accorgimenti a mezzo dei quali le pubbliche amministrazioni possono chiudere i "bancomat", rendendo le procedure di affidamento maggiormente trasparenti.
-La possibilità, prevista dal complesso normativo, di ricorrere a preventivi o indagini di mercato in sede di affidamento diretto ( la norma non obbliga ma nemmeno esclude tale possibilità ).
-la possibilità di ricorrere ad appositi elenchi o albi di operatori economici secondo le regole
stabilite da art. 1 comma 3 dell'Allegato 1.3 art 3 lett. d) al D.
Lgs. 36/2023
-la necessità di applicare, in modo sistematico, il principio di rotazione
di cui all'articolo 49 del d.lgs. 36/2023.
-l'applicazione, infine, in sede di affidamenti diretti sotto soglia, del principio del
favor del legislatore euro unitario verso le procedure
pro-concorrenziali;
In parole povere, per affermare, senza timore
di essere smentiti, che "il bancomat è chiuso" a doppia mandata, la nostra
amministrazione si sarebbe dovuta dotare di appositi e trasparenti
albi di operatori economici applicando, in modo sistematico, un
altrettanto trasparente principio di rotazione e uniformandosi al
principio comunitario del "favor del legislatore per le procedure
concorrenziali" ( che, in concreto, vuol dire che il legislatore
preferisce, ove possibile, che si faccia ricorso a procedure aperte e
concorrenziali evitando gli affidamenti diretti ).
Concludendo, pertanto, sarebbe possibile affermare, in modo legittimo, che "il bancomat è chiuso" solo se tutte le raccomandazioni, enucleate dall'ANAC, avessero trovato applicazione, nell'ambito del nostro territorio, rendendo l'amministrazione più che mai virtuosa; in caso contrario, normativamente, il "bancomat rimane aperto" .... in modo legittimo stante la riforma, ma comunque aperto.
Voglio segnalare, ad onor di cronaca, che, in tempi non sospetti e a più riprese, dalle pagine di questo blog, era partita la proposta di regolamentare gli affidamenti diretti in maniera trasparente ed efficace, dal punto di vista amministrativo, a mezzo dell'acquisizione sistematica di più preventivi o attraverso indagini di mercato ( vedi i link ).
( 1. Questione affidamenti: la protesta e la proposta LINK )
( 2. Proposta per il comune di regolamanto affidamenti LINK )
( 3. La mozione sugli affidamenti approda in consiglio comunale LINK )
Tali proposte, arrivate anche in consiglio comunale grazie alla collaborazione delle opposizioni, sono sempre cadute nel vuoto.
Il bancomat, allora, è aperto o chiuso?