PD: da sempre dalla parte dei padroni

Il Partito Democratico, anche a livello locale, non finisce mai di stupire.

Campeggia allegramente, da qualche giorno, sulla bacheca della sede bolscevica di Piazza Orsini, un cartellone che esalta il recente decreto legge relativo al cd. super green pass.

La vergogna, un sentimento che dovrebbe essere inevitabile di fronte al provvedimento normativo più liberticida dal dopoguerra ad oggi, dovrebbe imporre un religioso silenzio da parte di quello che si definisce un "partito antifascista".

Il Partito Democratico montoriese, invece, in una sorta di autoritarismo delirante, ritiene opportuno celebrare, strepitando, il decreto del ducetto Draghi che, di fatto, separa, divide, segmenta la nostra società in categorie a diritti condizionati.

E' un partito illiberale che non si indigna dinanzi alla compressione ingiustificata di diritti costituzionali perpetrata in danno a 8 milioni di cittadini.

E' diventato un partito antieuropeista? Considerato che le stesse istituzioni europee, con regolamento 2021/953, invitano gli stati membri a "non operare discriminazioni di fatto relative alla volontà del cittadino di vaccinarsi o meno". Adesso, "non ce lo chiede più l'europa?"

E' un partito in stato confusionale quando nella polemica conclusiva ( v. immagine ) operata in danno della Lega dimentica che la Lega stessa è proprio alleato di governo e che anche la Lega, unitamente al "partito-cloaca" Forza Italia, alla fine ha ceduto ai diktat del Dragone votando compatta con tutti i suoi ministri a favore del Super Green Pass.

Qualcuno dovrebbe spiegare ai componenti del Partito Democratico ( non solo montoriese ) che essere un "partito responsabile" non vuol dire essere sempre dalla parte dei padroni ( in questo caso dalla parte di Mario Draghi e di tutti gli interessi economici che lo stesso rappresenta ) ma, al contrario, qualche volta, non sempre, potrebbe anche essere utile provare l'esperienza di porsi al fianco delle minoranze vessate.