Scuolabus negato agli stranieri: la dura lezione del tribunale all'amministrazione di Montorio

E' finita, nel modo peggiore possibile per tutta la comunità montoriese, la vicenda relativa allo "scuolabus negato agli stranieri", oggetto di una delibera dell'amministrazione Altitonante a Montorio al Vomano.

Il provvedimento, palesemente incostituzionale ab initio, negava ai minorenni figli di stranieri residenti a Montorio al Vomano, l'accesso a benefici di tariffa, riconosciuti a parità di condizioni agli italiani, per la fruizione del servizio scuolabus.

La questione aveva destato indignazione bipartisan, tanto da essere dibattuta anche su varie testate nazionali.

Nella giornata di ieri, il giudice di Tribunale Rosanna Villani ha depositato un provvedimento che censura l'operato dell'amministrazione Altitonante dichiarando illegittima la delibera originaria e "ordinando al comune di restituire i contributi eventualmente pagati, nelle more della revoca, dalle famiglie straniere.

Leggiamo alcuni passi dell'ordinanza:

"La preclusione introduce inequivocabilmente una preclusione destinata a discriminare i fruitori dei servizi concernenti provvidenze sociali fornite dal comune, ai cittadini extracomunitari in quanto tali, violando così il principio di uguaglianza, in quanto introduce nel tessuto normativo elementi di distinzione arbitrari, non essendovi alcuna ragionevole correlabilità tra il requisito della cittadinanza italiana e le altre condizioni di ammissibilità al beneficio."

E ancora: "Resta solo da sperare che l'onere ( economico ndr ) per una condotta così palesemente illegittima possa poi ricadere, eventualmente tramite un intervento del giudice contabile, sugli amministratori che hanno adottato la delibera e non sul bilancio comunale."

Due aspetti particolari stupiscono in questa vicenda.

Da un lato, la scarsa sensibilità costituzionale di questi amministratori: quando i principi costituzionali, infatti, sono correttamente assimilati, le discriminazioni vengono percepite anche senza la necessità di riflettere sulla lettera della suprema legge.

Dall'altro lato, ci lascia perplessi l'arroganza propria di amministratori in palese e grave difetto che perseverano nell'errore fino ad una sentenza di dura condanna.

Questa amministrazione avrebbe fatto bene, di fronte alle tante segnalazioni, a fare un passo indietro modificando la delibera incriminata ed evitando, così, una figuraccia a tutto un territorio