Teramo avvia l'iter per l'approvazione del Piano Antenne Comunale
L'importanza fondamentale del PAC
Parliamo di elettrosmog (PER APPROFONDIRE)
Con la digitalizzazione e la proliferazione (spesso selvaggia) degli impianti di radio telefonia, l'adozione e approvazione di Piani Antenne comunali diventa passaggio di estrema importanza per tutti i territori.
Nei mesi scorsi, come da cronaca, più comunità sono insorte con forza, nel teramano, avverso l'installazione di nuove antenne: Putignano e Colleatterrato Basso su tutte.
Noi del Comitato per la difesa dei diritti dei cittadini, abbiamo sempre ritenuto che fosse più opportuno affrontare la questione antenne con strumenti politoco - istituzionali (come, per l'appunto, il piano antenne) piuttosto che in modalità randomica attraverso insurrezioni estemporanee.
Oggi, dopo mesi di sensibilizzazione, il tempo ci ha reso merito, poiché il Comune di Teramo ha deciso di dotarsi del piano antenne (Guarda qui).
Il piano antenne è uno strumento fondamentale di governo e pianificazione del territorio.
Il suddetto "piano", infatti è un atto di pianificazione urbanistica che i Comuni utilizzano per gestire l'installazione di infrastrutture di telecomunicazione, in particolare stazioni radio base per la telefonia mobile, con l'obiettivo di minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e contemperare le esigenze di copertura con gli interessi ambientali, paesaggistici e di salute pubblica.
La fase di adozione del piano, inoltre, è un momento di grande partecipazione democratica atteso che, in fase di osservazione, comitati, associazioni e liberi cittadini sono chiamati ad intervenire nella redazione dello stesso.
Considerata, insomma, la normativa generale nazionale che esprime un diffuso "favor" giuridico nei confronti delle multinazionali della telefonia, il piano antenne territoriale rappresenta l'ultimo baluardo di resistenza, necessario al fine di contemperare la qualità dei servizi e la tutela della salute e dell'ambiente.
A Teramo, questo percorso è iniziato.
La lotta, comunque, non deve fermarsi alla città capoluogo ma estendersi a tutti i comuni della provincia.