Una maggioranza appesa a un filo
ufficialmente 7 a 6
Il Sindaco di Montorio al Vomano, sin dall'inizio del Suo mandato, ha sempre incentrato il proprio modello comunicativo su una volontà divisiva a sostegno della Sua campagna elettorale permanente.
L'ultimo comunicato, tuttavia, sembra intriso di un livore particolare mai registrato prima ( VAI ALL'ARTICOLO ).
Altitonante ne ha per tutti: dalle opposizioni consiliari ai fuoriusciti della "maggioranza che fu", ora ufficiosamente espulsi dal gruppo consiliare "Un'altra Montorio".
A cosa è dovuto tutto questo nervosismo?
Il sindaco sa bene che la Sua maggioranza, con numeri così risicati ( 7 a 6 ), è appesa a un filo: è sufficiente un raffreddore di un qualsiasi consigliere per bloccare l'attività amministrativa, anche quando quest'ultima risulti essere di importanza rilevante.
Il sindaco sa bene, inoltre, che ora i consiglieri superstiti hanno un potere contrattuale immenso, in ambito consiliare, dettato dal loro essere determinanti per la tenuta della maggioranza.
L'"uomo solo al comando" dovrà, dunque, cambiare atteggiamento per tenere insieme i pezzi di un governo locale che, sempre più, rappresenta una sparuta minoranza del paese?
Lasciamo la domanda in sospeso.