Vicenda taglio degli alberi: esposto in procura contro il comune di Montorio al Vomano

Uno dei principi, di fondamentale importanza, che distinguono lo stato di diritto da qualsiasi altra forma di governo è quello della sottoposizione dei cittadini e degli organi amministrativi alla legge.

Nessuno, nel nostro Paese, per quanto di alto lignaggio, può ritenersi "legibus solutus" e, cioè, sciolto ( svincolato ) dalla legge.

Sappiamo benissimo come, troppo spesso, i fatti raccontino il contrario ma, tuttavia, questa introduzione risulta essere perfetta per connotare la vicenda del taglio degli alberi al lungofiume.

Alla fine, daje e daje, a forza di tagliare, è arrivato un esposto alla procura nei confronti del Comune di Montorio al Vomano.

Ad elevarla è stata la stazione ornitologica abruzzese, come da comunicato di cui al link di seguito ( ALBERI TAGLIATI A MONTORIO: ESPOSTO DELLA STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE ALLA PROCURA DI TERAMO ).

Sono numerose le irregolarità contestate, tutte afferenti a violazioni della normativa ambientale:

• errori relativi al calcolo della estensione dell'habitat di interesse comunitario considerato;

• utilizzo di una valutazione ambientale rilasciata per altro progetto;

• generale mancanza delle autorizzazioni necessarie per intervenire in area protetta.

• tanto altro.

Nel comunicato si parla di "iniziativa dai risvolti tragicomici, come i grossolani e fuorvianti errori fatti dal Comune".

Insomma, la solita "magra figura" a cui questa amministrazione ha abituato l'opinione pubblica e che più volte ha visto il nostro territorio assurgere alle cronache regionali, se non nazionali ( ricordiamo il caso del pulmino negato agli immigrati ).

Rimaniamo in attesa dei risvolti della solita ed ennesima vicenda di "sciatteria" giuridico – amministrativa.